Lucensis e le CER sono un’opportunità anche per le parrocchie: nel settimanale “Gente Veneta”, un approfondimento dedicato alle comunità energetiche e al Progetto di Lucca

«Manca un decreto, poi nasceranno le comunità energetiche, opportunità anche per le parrocchie»; è il sottotitolo che appare nella copertina del secondo numero di Gente Veneta, settimanale di informazione e di opinione della diocesi di Venezia.

Un numero dedicato alle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili, tema centrale per il progetto Lucensis, la cui esperienza è raccontata a pagina 5, con un’intervista a Giuseppe Lanzi, Direttore del Progetto.

Oltre a essere energetiche e rinnovabili, le comunità che Lucensis intende costituire, grazie all’impegno dei promotori e della rete di partner in continua crescita,  saranno anche solidali: un aggettivo per evidenziare come, tra gli obiettivi del Progetto, ci sia l’utilizzo di una parte delle risorse generate per contrastare la crisi climatica, fronteggiare la povertà energetica e sviluppare dei veri e propri percorsi di ecologia integrale. Tali percorsi mirano ad aprire alle parrocchie nuove vie di comunicazione e di relazione con il territorio, orientando chi ci abita verso stili di vita sostenibili, in un’ottica di custodia del Creato.

Tuttavia, condizione necessaria per concretizzare non solo il Progetto Lucensis ma anche le altre CER in fase di sviluppo è la pubblicazione dei decreti attuativi del D.Lgs. 8 novembre 2021, n. 199 da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (già Ministero della Transizione Ecologica, patrocinatore di Lucensis), non ancora pubblicati.

«Finché non usciranno i decreti attuativi – sostiene il Direttore Giuseppe Lanzi – più di questo, cioè più di creare le condizioni per l’operatività futura, non si può fare. Quelli finora proposti li abbiamo chiamati percorsi di ecologia integrale, ma di fatto sono dei progetti pastorali che hanno ricadute sociali e ambientali».

In attesa della pubblicazione dei decreti attuativi e di conoscere l’entità dell’incentivo che lo Stato destinerà alle CER, Lanzi specifica: «Gli incentivi non sono un regalo che lo Stato fa alle Cer. Lo Stato, semmai, restituisce in questa forma un risparmio reso possibile dalle Cer. Da un lato, infatti, la produzione, lo scambio e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili consente di ridurre le perdite di rete; dall’altro chi gestisce la rete nazionale riesce a non “affaticarla” e a tenerla in equilibrio: è un bel risparmio».

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L’Università di Pisa si unisce alla Comunità dei partner di Lucensis per la promozione delle CERS – Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali

Lunedì 19 dicembre, a Pisa, l’Arcidiocesi di Lucca, l’Università di Pisa – Dipartimento di Ingegneria dell’Energia e dei Sistemi del Territorio e delle Costruzioni (DESTeC) e Sisifo Società Benefit hanno siglato un protocollo d’intesa per l’adesione di DESTeC al Progetto Lucensis in qualità di Partner Scientifico.

Grazie all’accordo sottoscritto dall’Arcivescovo, S.E. Monsignor Paolo Giulietti, dal direttore di DESTeC, Rocco Rizzo, e dall’AD di Sisifo, Giuseppe Lanzi, si allarga la rete di realtà che hanno aderito al Progetto per favorire lo sviluppo di azioni congiunte volte al raggiungimento dei prefissati obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Obiettivo primario è la costituzione di CERS – Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali, ambito nel quale il DESTeC ha competenze consolidate, in particolar modo dal punto di vista progettuale e gestionale dei sistemi integrati per la generazione di energia da fonti rinnovabili.

Le tre realtà firmatarie promuoveranno in maniera congiunta anche una puntuale disseminazione e una corretta informazione delle attività svolte, delle riflessioni maturate all’interno del Comitato Scientifico e dei valori condivisi.

«Il Progetto Lucensis che abbiamo avviato un anno fa – ha commentato Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca – è ispirato alla Laudato Si’ di Papa Francesco e lo stiamo vivendo come un pellegrinaggio di Ecologia Integrale. Nei processi di trasformazione, anche tecnologica, servono delle particolari competenze tecniche che dobbiamo trovare al di fuori delle nostre strutture e che abbiamo trovato con questo accordo con l’Università di Pisa. Quando istituzioni così autorevoli accettano di condividere con noi il percorso di Ecologia Integrale che abbiamo chiamato Progetto Lucensis, affrontiamo con meno timore l’obiettivo di costituire delle CERS e combattere la crescente povertà energetica».

«Come Università di Pisa, tramite il DESTeC, sede della Cattedra UNESCO in “Sustainable Energy Communities”, siamo molto contenti di poter partecipare al Progetto Lucensis mettendo a disposizione le nostre competenze scientifiche nel campo delle Comunità Energetiche – ha sottolineato il professor Rocco Rizzo, direttore del DESTeC – Di particolare interesse è poi per noi la natura solidale del Progetto che permette da un lato di far risaltare gli effetti “sociali” della ricerca scientifica e dall’altro di affermare il concetto di Energia come bene comune che non deve e non può essere sprecato».

«Ci troviamo a vivere un momento storico – ha concluso Giuseppe Lanzi, AD di Sisifo Società Benefit – dove è evidente che parlare di Comunità Energetiche significa parlare anche di tecnologie e di specifiche competenze; per questo è costante lo sforzo di ampliare la Comunità dei Partner. La collaborazione con DESTeC rappresenta per Lucensis la possibilità di ipotizzare anche vie nuove in questi processi che sostengono lo sforzo nazionale di transizione energetica».

Per leggere il comunicato stampa, clicca QUI.

Di seguito, gli scatti relativi alla firma dell’accordo.


Arcidiocesi di Lucca e Sisifo con Banca Etica: accordo per la sostenibilità energetica

Il progetto Lucensis si arricchisce di un nuovo e prestigioso partner. L’Arcidiocesi di Lucca e Sisifo Società Benefit, realtà promotrici di Lucensis rappresentate rispettivamente dall’Arcivescovo di Lucca, S.E. Monsignor Paolo Giulietti, e dall’amministratore delegato di Sisifo, Giuseppe Lanzi, hanno stretto un’intesa di collaborazione con il Gruppo Banca Etica, rappresentato dalla presidente Anna Fasano.

L’accordo nasce da una condivisione di principi e obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica tra i promotori di Lucensis e le realtà del Gruppo Banca Etica e dall’impegno di adottare di un modello che vada dalla finanza responsabile alla finanza etica. 

La partnership consolida la volontà e la capacità di perseguire gli obiettivi del progetto:

  • avviare un percorsi di abbattimento dell’impatto ambientale delle strutture diocesane e parrocchiali secondo un approccio sistemico ispirato a criteri scientifici e mirato a elaborare modelli di intervento replicabili, efficaci ed efficienti;
  • promuovere e sviluppare la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS), dove quest’ultimo aggettivo accentua la dimensione sociale e la lotta alla povertà energetica sempre più diffusa.

In vista di questi obiettivi sarà fondamentale il contributo del Gruppo Banca Etica attraverso l’ideazione di prodotti e servizi bancari dedicati alle realtà religiose e alle CERS, e l’elaborazione di percorsi di formazione alla finanza etica e attività di divulgazione del progetto Lucensis.

«La collaborazione con il Gruppo Banca Etica – commenta S.E. Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca – non nasce oggi per la nostra Diocesi; qui si rafforza ulteriormente. Vogliamo insieme percorrere il Pellegrinaggio di Ecologia Integrale che, ispirato dalla Laudato si‘ di Papa Francesco, abbiamo chiamato Progetto Lucensis. L’esperienza del Gruppo Banca Etica integra gli obiettivi pastorali con competenze trasversali fondamentali per lo sviluppo di CERS – Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali – e di percorsi di formazione finalizzati al buon uso del denaro».

«Il Progetto Lucensis – evidenzia Anna Fasano, presidente di Banca Etica – è un concreto esempio di cosa si può fare per combattere la crisi climatica e aiutare le persone più fragili economicamente . Emancipare intere comunità dalle fonti energetiche fossili è un regalo al futuro e una speranza in più per chi oggi è in difficoltà, per le future generazioni».

«La Comunità dei Partners di Lucensis – sottolinea infine Giuseppe Lanzi, ad di Sisifo e direttore del Progetto Lucensis – si arricchisce oggi, con l’ingresso del Gruppo Banca Etica, di componenti molto significativi e da tempo impegnati su questi temi. Realtà che condividono con noi l’urgenza della lotta al cambiamento climatico e l’importanza della divulgazione delle azioni più efficaci, in modo che possano essere replicate da più soggetti e in contesti diversi, perché la crisi climatica e le sue conseguenze riguardano tutti».

Per leggere il comunicato stampa, clicca QUI.

Di seguito, gli scatti relativi alla firma dell’accordo.


Celebrando San Francesco patrono degli ecologisti, festeggiamo anche Lucensis!

43 anni fa, il 29 novembre 1979, Papa Giovanni Paolo II proclamava San Francesco d’Assisi patrono degli ecologisti.

L’anno scorso, in questo stesso giorno, nasceva anche il Progetto Lucensis che, ispirandosi alla Laudato si’ di Papa Francesco e agli appelli lanciati durante la 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani per la custodia del Creato, si ispira chiaramente anche al carisma del poverello di Assisi.

Un progetto avviato attraverso la carta di intenti sottoscritta da S.E. Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca, e da Giuseppe Lanzi, AD di Sisifo – Società Benefit, in rappresentanza delle due realtà promotrici.

Partendo dalla necessità di una concreta conversione ecologica, che si rifà all’esperienza di Francesco come uomo riconciliato con il Creato, il Progetto Lucensis mira a promuovere percorsi di ecologia integrale mediante l’abbattimento dell’impatto ambientale delle strutture e delle attività parrocchiali e diocesane, con un approccio alla sostenibilità sistemico e di conseguenza replicabile.

Tali percorsi di ecologia integrale intendono partire dalla creazione e dallo sviluppo di CERS – Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali: un modello di produzione diffusa e partecipata di energia per combattere la povertà energetica e l’emergenza climatica. Il modello  di comunità che sta costruendo Lucensis vuole essere un prezioso strumento di cittadinanza attiva attraverso il quale gli aderenti, oltre a essere consumatori, possono diventare produttori di energia, usufruendo dei benefici derivanti dall’energia autoprodotta e condivisa e investendo parte di questi in attività di carattere sociale utili a tutta la comunità.

Quest’anno di vita del progetto è stato anche caratterizzato dalla costituzione e dal progressivo allargamento della community dei partner, in continua espansione.

A queste realtà, che operano nei settori dell’economia circolare e della finanza etica e che presto verranno affiancate da nuovi soggetti pronti ad arricchire il percorso progettuale, sono da aggiungere i patrocini del Dicastero Pontificio per il Servizio dello Sviluppo Umano e Integrale e del Ministero della Transizione Ecologica (in seguito rinominato Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).

Dallo scorso novembre a oggi, alcune delle attività che hanno visto il Progetto Lucensis protagonista sono:

  • la partnership con la Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, promossa dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: strumento che accoglie tutte le realtà interessate a imparare e a crescere insieme, mentre camminiamo verso la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica, nello spirito sistemico dell’ecologia integrale;
  • la presentazione al Cardinal Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI;
  • la presentazione in occasione del webinar “Indipendenza energetica e gestione delle risorse rinnovabili”;
  • la partecipazione alla 19^ edizione di Fa’ la Cosa Giusta!,  fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, e alla 25^ edizione di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa;
  • la presentazione durante il XVII Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del Creato, dedicato al ruolo delle comunità per una conversione ecologica inclusiva e generativa.

Il cammino percorso, purtroppo, non può ancora generare risultati operativi con la costituzione delle prime CERS perché si è ancora in attesa dei decreti attuativi del D.Lgs. 199/2021, che norma appunto la costituzione e lo sviluppo delle comunità energetiche. Su tale carenza è stato posto l’accento anche attraverso l’appello per le CER: un documento, al quale anche Lucensis ha aderito, rivolto alle istituzioni e firmato da oltre 40 realtà interessate alla promozione delle CER e a sbloccarne l’operatività.

In attesa del completamento dell’iter formativo, il progetto Lucensis prosegue il proprio cammino di sensibilizzazione e allargamento della rete di interesse e adesioni al modello, nella piena convinzione che, come dice Papa Francesco, “la conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria” (LS 219).


XVII Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del Creato: a Bari “Il ruolo delle comunità per una conversione ecologica inclusiva e generativa”

Da venerdì 25 a domenica 27 novembre si svolgerà, a Bari, il XVII Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del Creato.

Presso l’Aula Sinodale Mons. Magrassi, l’evento, articolato in tre sessioni di lavoro, sarà dedicato al ruolo delle comunità per una conversione ecologica inclusiva e generativa.

Prendendo spunto dalla 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, contesto che ha ispirato anche la nascita di Lucensis, l’Arcidiocesi di Bari ha voluto raccogliere questo impegno maturato a Taranto lo scorso anno per promuovere le comunità energetiche partendo da un progetto pilota sviluppato su una parrocchia sita nel centro storico del capoluogo pugliese.

Il Forum diventa così l’occasione per promuovere tale iniziativa e per favorire una riflessione sulle comunità energetiche, l’economia circolare e il turismo esperienziale.

Durante la prima sessione, fissata per venerdì 25 novembre a partire dalle ore 15:00 e incentrata sulla transizione energetica efficace e duratura che valorizza le comunità, il Direttore di Lucensis e AD di Sisifo – Società BenefitGiuseppe Lanzi, interverrà in qualità di relatore illustrando le caratteristiche del Progetto Lucensis.

In particolar modo, con uno speech intitolato “Dalle comunità energetiche rinnovabili alle comunità energetiche solidali”, Lanzi porrà l’attenzione sull’elemento caratterizzante il Progetto Lucensis, ovvero la dimensione della solidarietà: le comunità energetiche che verranno costituite nell’Arcidiocesi di Lucca, oltre a generare benefici di ordine ambientale ed economico, porranno particolare attenzione alla cura dei componenti più fragili della comunità sostenendo progetti socialmente rilevanti e operando attivamente nella lotta alla povertà energetica.

Lucensis, dunque, non rappresenta solo la risposta concreta della comunità diocesana lucchese alla crisi climatica e ambientale in atto, ma l’inizio, come ha sottolineato l’arcivescovo Mons. Paolo Giulietti, di un pellegrinaggio di conversione ecologica.

Per visionare il programma integrale della tre giorni di conferenze e per avere ulteriori informazioni sull’evento, clicca QUI.


Protocollo d’intesa tra l’Arcidiocesi di Lucca ed Enel per la realizzazione di modelli di Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali

Questa mattina Monsignor Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca, e Nicola Lanzetta, Direttore Italia di Enel, hanno firmato il Protocollo d’intesa tra l’Arcidiocesi di Lucca ed Enel.

Il protocollo costituisce l’inizio di una stretta collaborazione a favore della transizione energetica con particolare attenzione posta a:

  • promuovere la consapevolezza delle potenzialità offerte dalle Comunità Energetiche Rinnovabili;
  • individuare soluzioni per la loro costituzione da parte di Enti Ecclesiali e religiosi, definendo anche casi di studio concreti e replicabili;
  • analizzare possibili ambiti di collaborazione atta a individuare prodotti e servizi in campo energetico, nel settore dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile.

Il percorso di sostenibilità delle realtà diocesane, che abbiamo definito pellegrinaggio di ecologia integrale, – afferma l’Arcivescovo Giulietti – è ispirato alla Laudato si’ di Papa Francesco ed ha avuto il suo avvio con il Progetto Lucensis. Questa preziosa collaborazione con Enel Italia apporta all’esperienza pastorale uno specifico contributo di competenze tecniche fondamentali per contrastare la crisi climatica, ridurre l’impatto delle nostre strutture e per contribuire alla lotta alla povertà energetica“.

Gli fa eco il Direttore Lanzetta: “Già oggi esistono tecnologie in grado di favorire modelli di sviluppo virtuosi basati sulle rinnovabili e sul ruolo delle persone come promotrici del cambiamento; soluzioni che, insieme alla Arcidiocesi di Lucca, vogliamo promuovere nell’ambito degli enti religiosi, particolarmente attenti a queste tematiche”.

Un tavolo di lavoro congiunto, presieduto dal professor Walter Ganapini avrà il compito di declinare il comune impegno per la sostenibilità dell’Arcidiocesi e di Enel attraverso una serie di azioni comuni, e nella fattispecie:

  • lo sviluppo e la realizzazione di modelli di Comunità Energetica specifici per le realtà ecclesiali, con la definizione di “CERS”, Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali, replicabili in diversi contesti;
  • lo sviluppo di un sistema di monitoraggio dei risultati socio-ambientali ottenuti, anche attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;
  • lo sviluppo di un sistema di analisi, ottimizzazione e gestione sostenibile dei consumi energetici delle Parrocchie ed altri enti ecclesiali;
  • l’attivazione di percorsi di formazione alla sostenibilità e alla transizione energetica, dedicati alle strutture ecclesiali;
  • la valutazione della possibilità di costituire le CER/CERS su beni sequestrati alla criminalità organizzata, su discariche dismesse, cave o bonifiche e sulla applicazione delle CER/CERS con impianti agro fotovoltaici.

Per maggiori informazioni, puoi leggere il comunicato stampa congiunto dell’Arcidiocesi di Lucca e di Enel cliccando QUI.

Ecco alcuni scatti relativi all’incontro.


Lucensis raccontato nel webinar “Indipendenza energetica e gestione delle risorse rinnovabili”

Il webinar Indipendenza energetica e gestione delle risorse rinnovabili territoriali, in programma venerdì 21 ottobre 2022 alle ore 10:00, rappresenta la conferenza di lancio della X edizione (2022-2024) del Laboratorio del Costruire Sostenibile. L’iniziativa è promossa da LucenseIstituto Nazionale BioarchitetturaEnte Scuola Edile CPT LuccaCelsius e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e mira a valorizzare l’innovazione e a diffondere una nuova cultura e nuove competenze nel settore edile.

All’interno della riflessione della conferenza lancio, dedicata appunto alle energie rinnovabili e all’indipendenza energetica, si inserisce anche la presentazione del Progetto Lucensis a cura di  Giuseppe Lanzi, AD di Sisifo – Società Benefit e Direttore del Progetto. Nel titolo del suo intervento – Dalle CER alle CERS Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali: le opportunità per le parrocchie e le comunità religiose della Diocesi di Lucca – c’è l’obiettivo principale del progetto: costruire un modello di Comunità Energetica che sia non solo Rinnovabile, cioè strumento per generare benefici ambientali (transizione energetica) ed economici (risparmio sui costi energetici), ma anche Solidale, ovvero occasione per generare benefici sociali attraverso dinamiche di condivisione e di solidarietà specie verso le persone e le realtà più bisognose.

L’evento è a partecipazione GRATUITA, previa iscrizione obbligatoria.

Per saperne di più, clicca QUI.


Dalle “grida amare” del Pianeta al “debito ecologico” dei ricchi: il messaggio di Papa Francesco invita alla conversione comunitaria

In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, che verrà celebrata il prossimo 1° settembrePapa Francesco lancia un importante messaggio “per coltivare – come scrive il Santo Padre – la nostra “conversione ecologica”, una conversione incoraggiata da San Giovanni Paolo II come risposta alla “catastrofe ecologica” preannunciata da San Paolo VI già nel 1970”.

La crisi ambientale, infatti, non è una novità e da diversi anni nella voce del creato si nota una certa dissonanza: “Da un lato – prosegue Francesco – è un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro, è un grido amaro che si lamenta dei nostri maltrattamenti umani”.

Il “dolce canto” rappresenta l’invito “a fondare la nostra spiritualità sull’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale”.

A esso, però, si contrappone il “grido amaro” o, meglio, le “grida amare”: della madre Terra per gli abusi dell’uomo che portano alla sua distruzione; delle diverse creature, danneggiate da un “antropocentrismo dispotico”; dei poveri che, esposti alla crisi climatica, “soffrono più fortemente – sottolinea il Papa – l’impatto di siccità, inondazioni, uragani e ondate di caldo che continuano a diventare sempre più intensi e frequenti”. Infine, le grida dei popoli nativi, privati delle loro terre invase e devastate, e dei nostri figli che, minacciati da un miope egoismo, “chiedono ansiosi a noi adulti di fare tutto il possibile per prevenire o almeno limitare il collasso degli ecosistemi del nostro pianeta”.

Alla luce di ciò, “lo stato di degrado della nostra casa comune – evidenzia Francesco – merita la stessa attenzione di altre sfide globali quali le gravi crisi sanitarie e i conflitti bellici”, aggiungendo che “la conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria”, su cui anche le Nazioni Unite, durante gli incontri dedicati alla questione ambientale, devono confrontarsi con spirito di massima cooperazione.

Nel messaggio, il Pontefice ricorda che il vertice COP27 sul clima, in programma in Egitto a novembre 2022, rappresenta la prossima opportunità per favorire tutti insieme una efficace attuazione dell’Accordo di Parigi, alla luce del quale il Papa ha disposto che la Santa Sede, a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, aderisca alla Convenzione-Quadro dell’ONU sui Cambiamenti Climatici e all’Accordo stesso.

È opportuno sottolineare che gli obiettivi di tale Accordo possono essere raggiunti solo se è presente una concreta ed effettiva alleanza tra l’essere umano e l’ambiente.

A sua volta – scrive Francesco – il vertice COP15 sulla biodiversità, che si terrà in Canada a dicembre, offrirà alla buona volontà dei governi l’importante opportunità di adottare un nuovo accordo multilaterale per fermare la distruzione degli ecosistemi e l’estinzione delle specie”.

Lo scopo del Santo Padre è chiaro ed esplicito: “Voglio chiedere, in nome di Dio, alle grandi compagnie estrattive – minerarie, petrolifere, forestali, immobiliari, agroalimentari – di smettere di distruggere i boschi, le aree umide e le montagne, di smettere d’inquinare i fiumi e i mari, di smettere d’intossicare i popoli e gli alimenti”.

Non manca, infine, il riferimento al debito ecologico “delle nazioni economicamente più ricche, che hanno inquinato di più negli ultimi due secoli; esso richiede loro di compiere passi più ambiziosi sia alla COP27 che alla COP15”, caldeggiando comunque l’azione, seppur in diversa misura, dei Paesi economicamente meno ricchi, onde evitare il raggiungimento del temuto punto di rottura.

Per leggere integralmente il messaggio di Papa Francesco, clicca QUI.


Il Progetto Lucensis presentato al Cardinal Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI

Venerdì 15 luglio, presso il Palazzo Arcivescovile di Bologna, il Presidente della CEI – Conferenza Episcopale Italiana nonché Vescovo della diocesi felsinea, Cardinal Matteo Maria Zuppi, ha ricevuto la visita di Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Lucca, e di Giuseppe Lanzi, AD di Sisifo – Società Benefit, enti promotori del Progetto Lucensis.

L’incontro è stato l’occasione per presentare il  Progetto Lucensis per l’avvio di percorsi concreti di Ecologia Integrale e per la costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali  nelle strutture Parrocchiali e Diocesane con un approccio sistemico alla sostenibilità, ispirato a criteri scientifici che possano rendere replicabili, efficaci ed efficienti le scelte volte al cambiamento.

Prendendo spunto dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e seguendo le quattro piste di conversione e di generatività futura per le comunità ecclesiali indicate in occasione della 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, Lucensis promuove quell’ecologia integrale caldeggiata dal Santo Padre per rispondere alla crisi climatica e ambientale: un pellegrinaggio di conversione ecologica che, con la creazione di comunità energetiche, con la valorizzazione della finanza e del consumo responsabili e con una sinergica alleanza, consentirà di conseguire importanti risultati per la cura della casa comune.


Anche Lucensis tra i firmatari dell’appello per le CER

Nonostante rappresentino uno strumento fondamentale per combattere la povertà energetica e l’emergenza climatica, le CER – Comunità Energetiche Rinnovabili risultano ancora bloccate.

A distanza di sette mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo 199/21, approvato dal Parlamento italiano in recepimento della direttiva europea 2018/2001 con lo scopo di promuovere lo sviluppo delle CER, mancano ancora i provvedimenti attuativi necessari all’effettiva applicazione della norma.

Oltre 40 realtà, tra cui il Progetto Lucensis, interessate alla promozione delle CER e a sbloccarne l’attività hanno lanciato un appello al Governo italiano, auspicando una pronta risposta da parte dell’esecutivo.

Anche alla luce dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina e del conflitto che ne è scaturito, emerge, infatti, quanto la dipendenza energetica dalle fonti fossili (e in particolare dal gas russo) sia un profondo fattore di debolezza per il nostro Paese e per l’Unione Europea.

L’UE ha, dunque, rivisto, attraverso il programma RePowerEU, l’obiettivo di aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, rendendolo più ambizioso e passando dal 40% al 45% entro il 2030.

Di conseguenza, il piano nazionale italiano per l’energia e il clima (PNIEC) dovrà essere aggiornato, allineandosi ai target europei attraverso la semplificazione degli iter autorizzativi e la stimolazione all’autoproduzione di energia per imprese industriali, agricole e comunità.

Focalizzandosi proprio sulle comunità energetiche, il Governo italiano ha recepito la direttiva europea REDII che individua in tali comunità lo strumento ideale per contribuire alla transizione ecologica. Tuttavia, l’entusiasmo delle associazioni di settore, suscitato dall’azione governativa, è stato sensibilmente smorzato dalla mancata pubblicazione dei decreti attuativi: una inadempienza che rallenta i progetti e le iniziative legate alle CER, frenando, di conseguenza, anche il percorso verso la transizione ecologica.

Le CER rappresentano un modello di produzione diffusa e partecipata di energia, nonché un prezioso strumento di cittadinanza attiva. I cittadini possono, così, superare lo steccato dell’essere solo consumatori, diventando prosumer e godendo potenzialmente di una parte dei benefici dei produttori.

È dunque particolarmente importante e urgente, a distanza di sette mesi dal decreto legislativo sopraccitato, procedere con la pubblicazione dei decreti attuativi e dei bandi del PNRR riservati ai piccoli comuni: elementi indispensabili per fornire ai tanti operatori, cittadini e imprese le coordinate di riferimento necessarie per la realizzazione delle CER.

Per saperne di più, leggi l’articolo di Avvenire cliccando QUI.