Convegno “Energie di pace: fare energia per la pace”: alla Pontificia Università Antonianum di Roma si discute di Comunità Energetiche e Civiltà di Pace

Lunedì 13 Marzo alle 9.30 si svolgerà presso l’Auditorium Antonianum di Roma il convegno “Energie di pace: fare energia per la pace” promosso dalla Pontificia Università Antonianum. L’evento, strutturato in tre diverse fasi, è un momento di confronto sull’interrelazione tra la necessaria creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili e la concretizzazione di una Civiltà di Pace.

Nel corso della sessione mattutina il prof. Giuseppe Buffon, Decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum, e i relatori tra cui il Direttore di Lucensis e AD di Sisifo – Società Benefit Giuseppe Lanzi, tratteranno i temi delle Comunità Energetiche e delle Guerre nel mondo per l’approvvigionamento di energia, cercando di superare la dimensione puramente teorico-scientifica e stimolando un dibattito sulla stretta connessione tra l’autonomia energetica e la creazione di Civiltà di Pace.

In particolare, Giuseppe Lanzi e Walter Ganapini, Coordinatore del comitato scientifico del Progetto di sostenibilità ambientale ed energetica per la Basilica di San Pietro, approfondiranno il tema delle CERS – Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali, viste in questo contesto come essenziale obiettivo da condividere tra religioni per una transizione ecologica integrale. Un argomento, questo, particolarmente caro al Progetto Lucensis, che si pone come obiettivo non solo l’abbattimento dell’impatto ambientale delle strutture e delle attività parrocchiali e diocesane, ma anche l’avvio di un percorso comunitario di conversione ecologica aperta al dialogo con chiunque voglia partecipare all’impegno per la cura della casa comune.

La sessione mattutina si concluderà con la Firma del patto per una comunità energetica, promossa da Pontificia Università Antonianum e Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma.

A chiosa dell’evento esponenti dei mondi ambientalista e pacifista metteranno le basi per un’alleanza tra associazioni, istituzioni, mondo accademico e terzo settore, in una tavola rotonda atta a proporre concrete indicazioni per un cambiamento di mentalità, prima ancora che dei comportamenti.

 

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